top of page
Luigi Sorrentino

Verso la proroga della sospensione del Patto di stabilità e crescita

Mercoledì la Commissione Europea si adopererà per estendere la sospensione del Patto di stabilità e crescita fino al 2022.


Ma cos’è il Patto di stabilità?

Il PSC è un patto siglato dai paesi aderenti al processo di integrazione monetaria ed economica dell’Unione Europea. È strettamente connesso al Trattato di Maastricht – uno dei trattati fondamentali dell’ordinamento europeo insieme al TFUE e al più recente Trattato di Lisbona – sottoscritto nel 1992. Esso prevedeva stringenti requisiti per poter accedere al processo di unione monetaria: indebitamento netto non superiore al 3% e rapporto tra debito pubblico lordo e Pil non superiore al 60%.


Cosa dicono questi indicatori economici oggi?

Sia l’indebitamento/accreditamento netto, calcolato dall’Istat, che il rapporto debito/Pil, determinato dalla Banca d’Italia, sono indicatori fondamentali che ogni Stato membro è tenuto ad inoltrare alla Commissione Europea. In aggiunta ai due citati vengono inviati a Bruxelles anche i dati relativi al disavanzo, calcolato dal MEF, e all’indebitamento netto strutturale, indicatore di riferimento per gli standard fissati dal Fiscal Compact. I dati diffusi dall’Istat confermano l’effetto negativo della pandemia sugli indicatori. Nel terzo trimestre del 2020 l’indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al prodotto interno lordo è risultato pari al 9,4%, ben al di sopra dei limiti europei, mentre nel terzo trimestre del 2019 era del 2,2%. Per il 2021 il Fondo Monetario Internazionale (IMF) ha livellato questo dato prevedendo un indebitamento netto del 7,5%. In merito al debito invece, sulla base dei dati preliminari di dicembre, la Banca d’Italia ha stimato che nel 2020 il rapporto debito/Pil sia considerevolmente aumentato (di oltre 20 punti) fino a toccare la quota del 156%. Sono dati davvero poco incoraggianti ai quali si aggiungono le parole del direttore del dipartimento per gli affari fiscali del’IMF, V. Gaspar, il quale ha affermato che il debito globale ha raggiunto gli 89mila miliardi di dollari e che a partire da quest’anno si stabilizzerà intorno a valori più elevati dei livelli registrati prima della pandemia.





Perché è stato sospeso il Patto di stabilità e come mai si va verso una proroga di questa sospensione?

Mercoledì il commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni ha sottolineato che la decisione relativa alla riattivazione del Patto di stabilità sarà presa a maggio. Il documento, in corso di realizzazione presso la Commissione Europea, consentirà la proroga del Patto fino al 2022 e ciò permetterà agli Stati membri di poter continuare ad adottare una politica economica espansiva, fondamentale in fasi di recessione nelle quali – in linea con la prospettiva keynesiana – è necessario investire risorse per risollevare le economie nazionali. Le politiche di austerity del c.d. Six Pack, insieme di rigide norme introdotte dopo la crisi del 2008 le quali costituiscono il fondamento giuridico del Fiscal Compact, sembrano ormai cedere il passo ad una differente interpretazione della fiscalità europea, considerando che nella fase successiva alla pandemia l’economia europea continuerà a sperimentare una considerevole fragilità.

Comentários


bottom of page