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Luigi Sorrentino

Soluzioni discusse e cantieri chiusi

L'ultimo Dpcm ha sancito la chiusura di moltissime realtà industriali che erano precedentemente risultate esonerate dalla sospensione dell’attività. Il lockdown sembra ormai quasi completo, eccezion fatta per i servizi essenziali in cui rientra la filiera alimentare che, come affermato dal Ministro per le politiche agricole e alimentari Teresa Bellanova “Non chiude. Tutte le attività direttamente o indirettamente necessarie e legate al regolare funzionamento della filiera restano aperte”.


Continua anche la chiusura di Università e scuole la cui simbolica data di riapertura del 3 aprile è stata prorogata. Contenimento, per l’appunto, semi-totale e si registrano controlli sempre più stringenti per la popolazione in movimento, sono infatti recentemente stati predisposti aumenti delle sanzioni amministrative per chi è colto all’esterno dalla propria abitazione in mancanza di una valida motivazione. In alcune regioni come Campania e Lombardia i Presidenti hanno reso noto di voler attuare misure ancor più rigide ed utilizzare, in caso di necessità, l’esercito al fine di intensificare i controlli.


Tutto ciò in risposta ad un quadro drammatico, a cui si aggiungono gli atti di irresponsabilità civile della popolazione, la quale inizia in larga parte a mostrarsi insofferente alla quarantena imposta dalle autorità, proprio ora che gli scienziati predicano massima allerta in quanto siamo vicino al possibile ridimensionamento della curva dei contagi. È un atteggiamento questo che lascia trasparire eccessiva irriverenza in un momento assai delicato, in cui il nostro SSN è molto fragile sia per la sovrabbondanza di pazienti che per le condizioni stremanti a cui è sottoposto il personale sanitario; in momenti come questo sarebbe di sicuro più fruttuoso riflettere sull’importanza assoluta di una sanità pubblica, che per nostra fortuna la Costituzione garantisce.


In economia si fa sovente ricorso a due differenti forme di asimmetria informativa, i principi dell’azzardo morale e della selezione avversa, per spiegare le motivazioni per cui la sanità viene riconosciuta sì come bene privato, ma di pubblica rilevanza e pertanto si conviene che il bene sanità sia affidato alla Stato, che in tal modo assume la funzione di assicuratore pubblico. In Italia oggi beneficiamo di questa configurazione ed in momenti come questo non possiamo evitare di pensare a come sarebbe risultato il nostro quadro di riferimento se ci trovassimo all’interno di un regime sanitario privato, come quello statunitense, in cui un “tampone” (nel caso non si fosse in possesso di adeguata assicurazione sanitaria) verrebbe a costare al cittadino circa 3.000 dollari.


Non si sottolineano mai abbastanza i meriti della nostra Carta Costituzionale; anzi sempre più spesso nel corso dell’ultimo quarto di secolo abbiamo assistito al moltiplicarsi di volontà profondamente riformatrici del sistema, provenienti da conformazioni partitiche che ricadono a pieno titolo nell’ambito dell’antipolitica. La Seconda Repubblica è stata fin da subito condizionata dalla genesi di partiti personalistici basati sulla leadership carismatica promotrice di un “sogno” comune, di partiti dichiaratamente intenzionati al federalismo che hanno poi raddrizzato il tiro e iniziato a reclamare il più accessibile decentramento amministrativo e fiscale, ma sono sorti anche partiti propagandisticamente antisistema, rivendicatori di giustizia e solidarietà, oppositori di ogni “casta” finiti per esserne parte integrante da ormai almeno due legislature.


Insomma, ci siamo addentrati in questo 2020 con un background politicamente instabile e fortemente carente sul piano delle necessarie riforme strutturali e particolari richieste dal sistema. L’attuale maggioranza di Governo, dopo un tollerabile sbandamento iniziale, pare ora aver salde le redini. La decisione di avvalersi e di dare rapidamente risalto alle considerazioni dei pareri scientifici si è rivelata fondamentale, poiché ha presto consentito l’attuazione del processo di contenimento sociale, un’unica arma attualmente disponibile per contenere e rallentare il contagio.


L’esecutivo ha inoltre predisposto nel “Decreto Cura Italia” la messa a disposizione di una imponente garanzia di prestito che, facendo leva sui 25 Mld stanziati nell’economia reale, dovrebbe plausibilmente aggirarsi intorno ai 350 Mld. Il potenziamento delle risorse a disposizione della Protezione Civile e del SSN tramite l’immissione di personale e la creazione di nuovi posti di terapia intensiva è stato chiaramente il primo obiettivo posto in essere dal legislatore, ad esso hanno fatto seguito i propositi di concessione della Cig in deroga per tutti i lavoratori, subordinati e autonomi, e come riferito dal Presidente del Consiglio gli accordi con le regioni sono in via di definizione. Dunque le misure sono state intraprese e hanno l’esplicito obiettivo di sostenere il reddito di dipendenti e partite Iva e le capacità di solvibilità dei sistemi di Credito.



Oggi è inoltre il giorno in cui è stato dato il via alle domande per il bonus da 600,00 euro erogato dall'Inps e destinato ai lavoratori autonomi (coltivatori diretti, commercianti e artigiani, ma anche Co.Co.Co. e liberi professionisti che non risultano iscritti alle casse di previdenza obbligatoria), il numero dei destinatari di questo bonus dovrebbe raggiungere i 5 milioni di persone. Nonostante le rassicurazioni del Presidente Tridico il quale assicura che non si tratta di un click day, secondo alcune indiscrezioni il portale internet dell'Inps sembra stia andando in tilt a causa del sovraccarico di richieste.



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